Nuovo modulo TFR2

La Gazzetta Ufficiale del 19.04.2018 n. 91 pubblica il Decreto del Ministero del lavoro contenente il nuovo modulo per la scelta di destinazione delle quote di Tfr.

L’aggiornamento sostituisce le opzioni di scelta della Sezione 1 con le seguenti formulazioni:

  • Che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell’art. 2120 del codice civile;
  • Che il proprio trattamento di fine rapporto venga conferito integralmente o nella seguente misura in conformità alle previsioni delle fonti istitutive: … %, a decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare …… alla quale il sottoscritto ha aderito in data ../../….., fermo restando che la quota residua di TFR continuerà ad essere regolata secondo le previsioni dell’art. 2120 del codice civile. Allega copia del modulo di adesione.

Vedi il nuovo modulo TFR2 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Sul sito dello studio – area riservata aziende – è possibile reperire la modulistica aggiornata.

Settore metalmeccanica: il costo del lavoro negli appalti

Il Decreto Direttoriale 37/2018 del Ministero del lavoro definisce il costo orario medio del lavoro relativo al personale dipendente delle imprese del comparto industriale esercenti attività di installazione, manutenzione e gestione degli impianti.

Le tabelle allegate al Decreto riportano il costo medio del lavoro distinto tra operai e impiegati con decorrenza dai mesi di marzo, giugno e ottobre 2017; tali importi sono suscettibili di oscillazioni in base ad eventuali benefici contributivi, fiscali o derivanti dalla contrattazione collettiva, oneri sostenuti per interventi alle infrastrutture, attrezzature e macchinari, altre misure collegate alla sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché altri eventuali oneri derivanti dall’applicazione di contratti e accordi di livello aziendale o individuale.

Leggi il Decreto Direttoriale 37/2018 e le relative tabelle del costo orario

 

Apprendistato: se manca la formazione esterna, niente agevolazioni contributive

La Corte di Cassazione è stata chiamata ad esprimersi in merito alla mancata formazione esterna degli apprendisti; nello specifico, gli apprendisti non avevano preso parte ai corsi di formazione esterna.

Dopo attenta analisi delle vicende, i Giudici affermano che in caso di rilevante inadempimento dell’obbligo di formazione esterna, il datore di lavoro decade dal godimento dei benefici contributivi.

La sentenza di Cassazione n. 8564/2018 rigetta il ricorso proposto dal datore di lavoro riconfermando, di fatto, quanto asserito dalla sentenza dei giudici di appello:

  • La decadenza dalle agevolazioni contributive si applica a prescindere dal fatto che il datore di lavoro abbia posto in essere tutte le azioni disponibili per pretendere l’esatto adempimento formativo;
  • Poiché l’apprendistato è considerato un unico ed omogeneo periodo di formazione, la decadenza dai benefici contributivi non può riferirsi al singolo periodo in cui si è verificata l’omissione, ma ricomprende l’intero arco del periodo formativo.

ANF 2018/2019: pubblicati i livelli reddituali

L’Inps ha pubblicato la Circolare contenente i livelli reddituali per la quantificazione degli assegni al nucleo familiare, validi per il periodo 01.07.2018 – 30.06.2019.

Come previsto dalle norme vigenti, gli importi sono stati rivalutati in misura pari alla variazione della percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’ Istat intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno (2017) e l’anno immediatamente precedente (2016).

Ricordiamo che il reddito familiare da considerare per il calcolo degli importi è composto dalla totalità dei redditi dei componenti del nucleo nell’anno solare precedente il 1° luglio di ciascun anno (con riferimento al 1° luglio 2018, il reddito familiare di riferimento è quello conseguito nell’anno 2017).

L’anf viene erogato se almeno il 70% del reddito complessivo prodotto dal nucleo familiare è composto da reddito da lavoro dipendente.

Il lavoratore può richiedere gli assegni al nucleo familiare con un termine di prescrizione di 5 anni, calcolati a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello del periodo di riferimento.

Uguale termine di prescrizione quinquennale (decorrenti dal periodo di paga cui l’importo si riferisce) in capo al datore di lavoro per richiedere all’Inps il rimborso/compensazione degli importi erogati a titolo di assegni familiari.

Leggi la Circolare Inps n. 68/2018

Autotrasportatori: precisazioni sul “riposo lungo”

Il dipartimento di sicurezza del Ministero degli interni interviene sul tema dei riposi effettuati dall’autotrasportatore.

La normativa italiana prevede che il lavoratore abbia diritto – ogni sette giorni – a godere di un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive (di regola coincidenti con la domenica), da cumulare con le ore di riposo giornaliero pari a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24.

La Corte di Giustizia dell’UE afferma – in una specifica sentenza emanata su interpello del Consiglio di stato belga –  che l’autotrasportatore non può effettuare i c.d. periodi di riposo lungo a bordo del veicolo, non ritenendo la cabina del mezzo di trasporto un luogo idoneo al ripristino della propria condizione psico-fisica.

La Circolare ministeriale, pertanto, recepisce il divieto per gli autotrasportatori di effettuare il riposo settimanale a bordo del veicolo e istituisce la sanzione da comminare in caso di accertata violazione, ossia il ritiro dei documenti di guida con intimazione a non riprendere il viaggio fino al completamento del prescritto riposo nella modalità corretta.

Rimborso voucher: l’Inps proroga i termini

L’Inps ha comunicato – in data 9 maggio 2018 – che il termine ultimo per chiedere il rimborso dei voucher lavoro acquistati fino al 17 marzo 2017 (e non usati entro il 31 dicembre 2017) è stato prorogato fino al 30 giugno p.v.

 

Comunicazione intermittenti – indisponibilità pec

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro comunica che, per problemi tecnici, non è possibile inviare le comunicazioni preventive dei lavoratori a chiamata utilizzando l’indirizzo pec.

I canali disponibili sono:

Rapporto biennale pari opportunità – Prorogata la scadenza

E’ stata posticipata al 30 giugno p.v. la scadenza per la presentazione del rapporto biennale sulla pari opportunità da parte delle aziende che, al termine del biennio di riferimento – occupano più di 100 dipendenti; è quanto ha comunicato il Ministero del lavoro il 30 aprile scorso.

La procedura informatica è disponibile sul portale dei servizi del Ministero del lavoro ed è accessibile tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Per tutti i soggetti già in possesso delle credenziali di accesso al portale dei servizi del Ministero del lavoro, si potrà utilizzare l’applicativo anche senza SPID.

Rinnovato il Ccnl metalmeccanica artigianato

Il 24 aprile scorso è stato firmato il testo contenente l’ipotesi di rinnovo del Contratto collettivo del comparto metalmeccanica artigianato, il cui testo precedente è scaduto il 31.12.2012.

Ricordiamo che prima della firma del recente testo, uno specifico accordo aveva previsto l’erogazione di un importo una tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale relativamente al biennio 2013-2014.

Le novità.

Flessibilità oraria e organizzativa

  • Ampliata la possibilità di assumere lavoratori con contratto a tempo determinato. La relativa disciplina è aggiornata al vigente D.Lgs. 81/2015;
  • Aggiornata la normativa dell’Apprendistato professionalizzante al vigente D.Lgs. 81/2015;
  • Introdotto un nuovo regime di flessibilità oraria che non stabilisce un monte orario massimo annuale;
  • Aggiornate le ipotesi di licenziamento per mancanze;
  • Introdotta l’esclusione dell’applicazione del lavoro straordinario ai lavoratori con funzioni direttive (quadri e impiegati con funzioni direttive) e il riconosciuta una specifica indennità.

Aumento salariale

Il nuovo Ccnl prevede specifici aumenti salariali che saranno erogati a decorrere dal periodo di paga di maggio 2018.

Una tantum

Visto il precedente “accordo ponte” citato in premessa, ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale che va dal 01.01.2015 al 30.04.2018 – ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo – verrà corrisposto un importo forfetario a titolo di “Una tantum” pari a 299 euro lordi, suddivisibile in quote mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.

L’importo “Una tantum” sarà erogato in due tranches:

  • 150 euro con la retribuzione del mese di giugno 2018,
  • 149 con la retribuzione del mese di ottobre 2018.