Lavoratori somministrati e Libro unico del lavoro

In base a quanto indicato nel Vademecum ministeriale relativo alla tenuta del libro unico, ricordiamo che i lavoratori somministrati (c.d. interinali) devono essere registrati sul libro unico del lavoro.

In relazione a tale tipologia di lavoratori non è previsto uno specifico formato di registrazione dei dati sul LUL, ma è necessario che l’elaborato sia ricompreso nella numerazione sequenziale e che siano indicati i dati richiesti.

Pertanto, per ciascun lavoratore somministrato devono essere indicati:

  • Nome e cognome del lavoratore;
  • Codice fiscale del lavoratore;
  • Agenzia di somministrazione;
  • Qualifica e livello;
  • Data di inizio e fine della missione in azienda.

Bonus asili nido: il servizio Inps è operativo dal 29 gennaio

A partire dalle ore 10 del 29 gennaio 2019 è possibile fare richiesta sul sito Inps per accedere al Bonus asilo nido relativo all’anno 2019.

Cogliamo l’occasione per ricordare che il contributo – il cui importo massimo è pari a 1.500 euro su base annua – può essere corrisposto per i bambini nati (adottati o affidati) dal 1° gennaio 2016 e deve essere usato per contribuire al pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati.

Le famiglie di bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, possono usare il bonus per contribuire al pagamento dei servizi assistenziali domiciliari.

Ispettorato del lavoro: aumento sanzioni e rafforzamento vigilanza

A decorrere dal 1° gennaio 2019, in virtù delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2019, vengono apportate alcune modifiche che riguardano l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

In primo luogo sono aumentati del 20% gli importi delle seguenti sanzioni:

  • Violazioni in materia di lavoro nero;
  • Violazioni in materia di somministrazione, di appalti privi dei requisiti e di distacchi illeciti;
  • Violazioni in materia di distacco transnazionale;
  • Violazioni delle norme vigenti in materia di orario di lavoro;
  • Violazioni di altre disposizioni in materia di lavoro e di legislazione sociale, individuate dal Ministro del Lavoro, con proprio Decreto (non ancora pubblicato).

Dal 1° gennaio sono, invece, aumentati del 10% gli importi delle sanzioni che riguardano violazioni amministrative o penali che riguardano il D.Lgs. 81/2008 (sicurezza nei luoghi di lavoro). Gli importi sono raddoppiati se nei 3 anni precedenti il datore di lavoro sia già stato oggetto di sanzione per gli stessi illeciti.

Da ultimo, ricordiamo che la Legge di Bilancio per il 2019 intensifica anche l’attività ispettiva, programmando l’introduzione di nuove unità nell’arco del prossimo triennio.

Leggi la Circolare 2/2019 del INL in tema di maggiorazioni delle sanzioni

Detrazioni per figli a carico – Cosa cambia dal 2019

A partire dal 1 gennaio 2019 entrano in vigore le novità in tema di detrazioni per figli a carico stabilite dalla Legge di bilancio per il 2018.

Da tale data, sono fissati due diversi limiti di reddito per la fruizione delle detrazioni per figli a carico, differenziati in base ad un parametro anagrafico, ovvero:

  • Per i figli con età non superiore a 24 anni il limite di reddito passa a 4.000 euro;
  • Per i figli con età superiore a 24 anni il limite di reddito rimane 2.840,51 euro.

Per completezza, ricordiamo che possono essere considerati figli a carico:

  • I figli naturali riconosciuti,
  • I figli adottivi,
  • I figli affidati,
  • I figli affiliati,

che – in base all’età anagrafica – soddisfino i requisiti reddituali sopra indicati.

Il modulo di richiesta delle detrazioni d’imposta presente nella modulistica dell’area riservata alle aziende registrate del Sito dello Studio è stata aggiornato con le novità.

Congedo obbligatorio di maternità, cosa cambia con la Legge di stabilità

La legge di stabilità per il 2019 introduce una novità sul congedo obbligatorio di maternità. Nello specifico, le lavoratrici potranno continuare a lavorare fino al termine della gravidanza utilizzando l’intero congedo obbligatorio – pari a 5 mesi – dopo il parto.

Per poter utilizzare tale opzione è obbligatorio che il medico specialista del Ssn (o convenzionato) e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che ciò non comporta pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.

Si resta, comunque, in attesa dei chiarimenti procedurali da parte dell’Inps.

Legge 136/2018 disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria: gli aspetti in materia giuslavoristica

La Legge 136/2018 di conversione del DL 119/2018 contiene disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, ma coinvolgendo anche aspetti che riguardano il campo giuslavoristico, previdenziale e assistenziale. Vediamo quali.

 

Rilascio del DURC

La Legge estende alle pendenze del periodo 01.01.2000 – 31.12.2017 la possibilità di definizione agevolata. Pertanto, sarà possibile ottenere il rilascio del Durc – previa sussistenza di tutti gli altri requisiti di regolarità – a seguito della presentazione dell’istanza di definizione agevolata.

 

Bonus Bebè

Viene confermato anche per i nati nel 2019, con le medesime regole vigenti. La legge di conversione introduce una novità: per i figli successivi al primo, l’importo dell’assegno è aumentato del 20%.

 

Cassa integrazione guadagni straordinaria

La Legge elimina il requisito dimensionale minimo di 100 unità previsto per la fruizione del trattamento da parte delle imprese di rilevante interesse strategico e con gravi problemi occupazionali.

Introdotta anche la possibilità di fruire del trattamento – per un massimo di 12 mesi – con riguardo ai contratti di solidarietà quando si è in presenza di un esubero di personale.

 

Mobilità in deroga

Estesa la platea dei lavoratori destinatari occupati nelle imprese che operano in aree di crisi industriale complessa, nello specifico ai lavoratori che hanno cessato il trattamento di mobilità ordinaria o in deroga tra il 22 novembre 2017 ed il 31 dicembre 2017 nonché dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2018.

 

Contrasto al caporalato

Istituito un Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Lavoratori somministrati: comunicazione annuale

Le aziende che hanno utilizzato, nel corso del 2018, lavoratori somministrati, sono tenute ad effettuare una comunicazione annuale obbligatoria alle rappresentanze sindacali aziendali (RSA) ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) o, in mancanza, agli organismi territoriali di categoria delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, con i dati relativi ai contratti di somministrazione stipulati nel 2018.

La scadenza per l’invio della suddetta comunicazione è il 31 gennaio 2019.

I dati che la suddetta comunicazione deve contenere sono:

  • il numero e i motivi dei contratti di somministrazione conclusi,
  • la durata dei suddetti contratti,
  • il numero e la qualifica dei lavoratori interessati.

La comunicazione può essere inviata tramite posta raccomandata A/R oppure tramite posta elettronica certificata.

Si ricorda che, in caso di mancato assolvimento, la sanzione amministrativa pecuniaria prevista ha un importo variabile tra € 250,00 e € 1.250,00.
 
Per completezza di trattazione si rinvia alla Circolare dello Studio n. 28/2012 sottolineando che il riferimento normativo aggiornato è l’art. 36 comma 3 del D.Lgs. 81/2015.

Per completezza, si allega un fac-simile di comunicazione:

Comunicazione annuale somministrati – Fac simile

 

Il congedo di paternità 2019

La Legge di Bilancio per il 2019 prevede la proroga del congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti in caso di nascite o affidi/adozioni.

I giorni di congedo obbligatorio sono 5 (anziché i 4 previsti per il 2018), non obbligatoriamente consecutivi e devono essere utilizzati entro il compimento del 5° mese di vita del figlio (o entro il 5° mese dall’affidamento/adozione). Il congedo non può essere fruito ad ore.

L’astensione obbligatoria è aggiuntiva rispetto a quella della madre.

Per i giorni di congedo obbligatorio, il padre lavoratore ha diritto ad un’indennità giornaliera, a carico dell’INPS, pari al 100% della retribuzione.

Per poter utilizzare i giorni di congedo obbligatorio, il padre lavoratore dipendente deve inviare – con anticipo di almeno 15 giorni – una comunicazione scritta al proprio datore di lavoro, che contenga indicazione delle date di fruizione.

Se il congedo viene richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso dei quindici giorni va calcolato sulla data presunta del parto.

Il datore di lavoro, una volta ricevuta la richiesta scritta, comunica all’INPS le giornate di congedo fruite attraverso il flusso Uni-emens.

Con riferimento al congedo facoltativo per il padre lavoratore, la normativa prevede la possibilità di godere di un ulteriore giorno di astensione in aggiunta a quelli di congedo obbligatorio.

Il congedo facoltativo non è cumulabile con quello della madre, pertanto, in caso di utilizzo è necessario che la madre rinunci espressamente ad un giorno del proprio congedo.

Anche in questo caso deve essere presentata apposita richiesta al datore di lavoro, con un anticipo di almeno 15 giorni, cui deve essere allegata la dichiarazione sopra citata di rinuncia al godimento di un giorno di congedo da parte della madre; tale dichiarazione deve essere presentata anche al datore di lavoro della madre.

Sul sito dello Studio Nicco – Area Aziende – sono stati pubblicati i seguenti moduli:

Autoliquidazione Inail 2019 – Prorogati i termini

La Legge di Bilancio per il 2019 prevede una riduzione degli importi dei premi dovuti dalle aziende all’Inail, con un abbattimento medio del tasso stimato intorno al 32,72%.

Il consueto termine del 31.12 per l’invio delle basi imponibili è slittato – per effetto delle modifiche contenute nella Legge di Bilancio – al 31.03.2019.

In conseguenza di ciò, l’Istituto ha pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio portale, prorogando al 16.05.2019, le seguenti scadenze:

  • L’invio della denuncia delle retribuzioni;
  • Il calcolo e il versamento della prima rata (o del pagamento in unica soluzione) dei premi ordinari e dei premi speciali unitari artigiani, dei premi relativi al settore navigazione;
  • La comunicazione di riduzione delle retribuzioni presunte.

Sono, invece, confermati al 16 febbraio 2019 le seguenti scadenze:

  • Il pagamento e relativi adempimenti dei premi speciali anticipati per il 2019 relativi ai comparti polizze scuola, apparecchi RX, sostanze radioattive, pescatori, frantoi, facchini e barocciai/vetturini/ippotrasportatori;
  • Premi riguardanti i lavoratori somministrati con riferimento al 4° trimestre 2018.

Pagamento retribuzioni del mese di dicembre 2018 – Precisazioni

Le retribuzioni relative al mese di dicembre 2018, al fine di poter essere contabilizzate tra i costi aziendali sostenuti nell’anno e incluse nel reddito percepito nel 2018 dal lavoratore, devono essere pagate entro il 12 gennaio. Tutti i pagamenti avvenuti dopo tale data dovranno essere considerati di competenza del 2019.