Legge 136/2018 disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria: gli aspetti in materia giuslavoristica

La Legge 136/2018 di conversione del DL 119/2018 contiene disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, ma coinvolgendo anche aspetti che riguardano il campo giuslavoristico, previdenziale e assistenziale. Vediamo quali.

 

Rilascio del DURC

La Legge estende alle pendenze del periodo 01.01.2000 – 31.12.2017 la possibilità di definizione agevolata. Pertanto, sarà possibile ottenere il rilascio del Durc – previa sussistenza di tutti gli altri requisiti di regolarità – a seguito della presentazione dell’istanza di definizione agevolata.

 

Bonus Bebè

Viene confermato anche per i nati nel 2019, con le medesime regole vigenti. La legge di conversione introduce una novità: per i figli successivi al primo, l’importo dell’assegno è aumentato del 20%.

 

Cassa integrazione guadagni straordinaria

La Legge elimina il requisito dimensionale minimo di 100 unità previsto per la fruizione del trattamento da parte delle imprese di rilevante interesse strategico e con gravi problemi occupazionali.

Introdotta anche la possibilità di fruire del trattamento – per un massimo di 12 mesi – con riguardo ai contratti di solidarietà quando si è in presenza di un esubero di personale.

 

Mobilità in deroga

Estesa la platea dei lavoratori destinatari occupati nelle imprese che operano in aree di crisi industriale complessa, nello specifico ai lavoratori che hanno cessato il trattamento di mobilità ordinaria o in deroga tra il 22 novembre 2017 ed il 31 dicembre 2017 nonché dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2018.

 

Contrasto al caporalato

Istituito un Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Lavoratori somministrati: comunicazione annuale

Le aziende che hanno utilizzato, nel corso del 2018, lavoratori somministrati, sono tenute ad effettuare una comunicazione annuale obbligatoria alle rappresentanze sindacali aziendali (RSA) ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) o, in mancanza, agli organismi territoriali di categoria delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, con i dati relativi ai contratti di somministrazione stipulati nel 2018.

La scadenza per l’invio della suddetta comunicazione è il 31 gennaio 2019.

I dati che la suddetta comunicazione deve contenere sono:

  • il numero e i motivi dei contratti di somministrazione conclusi,
  • la durata dei suddetti contratti,
  • il numero e la qualifica dei lavoratori interessati.

La comunicazione può essere inviata tramite posta raccomandata A/R oppure tramite posta elettronica certificata.

Si ricorda che, in caso di mancato assolvimento, la sanzione amministrativa pecuniaria prevista ha un importo variabile tra € 250,00 e € 1.250,00.
 
Per completezza di trattazione si rinvia alla Circolare dello Studio n. 28/2012 sottolineando che il riferimento normativo aggiornato è l’art. 36 comma 3 del D.Lgs. 81/2015.

Per completezza, si allega un fac-simile di comunicazione:

Comunicazione annuale somministrati – Fac simile

 

Il congedo di paternità 2019

La Legge di Bilancio per il 2019 prevede la proroga del congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti in caso di nascite o affidi/adozioni.

I giorni di congedo obbligatorio sono 5 (anziché i 4 previsti per il 2018), non obbligatoriamente consecutivi e devono essere utilizzati entro il compimento del 5° mese di vita del figlio (o entro il 5° mese dall’affidamento/adozione). Il congedo non può essere fruito ad ore.

L’astensione obbligatoria è aggiuntiva rispetto a quella della madre.

Per i giorni di congedo obbligatorio, il padre lavoratore ha diritto ad un’indennità giornaliera, a carico dell’INPS, pari al 100% della retribuzione.

Per poter utilizzare i giorni di congedo obbligatorio, il padre lavoratore dipendente deve inviare – con anticipo di almeno 15 giorni – una comunicazione scritta al proprio datore di lavoro, che contenga indicazione delle date di fruizione.

Se il congedo viene richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso dei quindici giorni va calcolato sulla data presunta del parto.

Il datore di lavoro, una volta ricevuta la richiesta scritta, comunica all’INPS le giornate di congedo fruite attraverso il flusso Uni-emens.

Con riferimento al congedo facoltativo per il padre lavoratore, la normativa prevede la possibilità di godere di un ulteriore giorno di astensione in aggiunta a quelli di congedo obbligatorio.

Il congedo facoltativo non è cumulabile con quello della madre, pertanto, in caso di utilizzo è necessario che la madre rinunci espressamente ad un giorno del proprio congedo.

Anche in questo caso deve essere presentata apposita richiesta al datore di lavoro, con un anticipo di almeno 15 giorni, cui deve essere allegata la dichiarazione sopra citata di rinuncia al godimento di un giorno di congedo da parte della madre; tale dichiarazione deve essere presentata anche al datore di lavoro della madre.

Sul sito dello Studio Nicco – Area Aziende – sono stati pubblicati i seguenti moduli:

Autoliquidazione Inail 2019 – Prorogati i termini

La Legge di Bilancio per il 2019 prevede una riduzione degli importi dei premi dovuti dalle aziende all’Inail, con un abbattimento medio del tasso stimato intorno al 32,72%.

Il consueto termine del 31.12 per l’invio delle basi imponibili è slittato – per effetto delle modifiche contenute nella Legge di Bilancio – al 31.03.2019.

In conseguenza di ciò, l’Istituto ha pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio portale, prorogando al 16.05.2019, le seguenti scadenze:

  • L’invio della denuncia delle retribuzioni;
  • Il calcolo e il versamento della prima rata (o del pagamento in unica soluzione) dei premi ordinari e dei premi speciali unitari artigiani, dei premi relativi al settore navigazione;
  • La comunicazione di riduzione delle retribuzioni presunte.

Sono, invece, confermati al 16 febbraio 2019 le seguenti scadenze:

  • Il pagamento e relativi adempimenti dei premi speciali anticipati per il 2019 relativi ai comparti polizze scuola, apparecchi RX, sostanze radioattive, pescatori, frantoi, facchini e barocciai/vetturini/ippotrasportatori;
  • Premi riguardanti i lavoratori somministrati con riferimento al 4° trimestre 2018.

Pagamento retribuzioni del mese di dicembre 2018 – Precisazioni

Le retribuzioni relative al mese di dicembre 2018, al fine di poter essere contabilizzate tra i costi aziendali sostenuti nell’anno e incluse nel reddito percepito nel 2018 dal lavoratore, devono essere pagate entro il 12 gennaio. Tutti i pagamenti avvenuti dopo tale data dovranno essere considerati di competenza del 2019.

Inail: riduzione premi e contributi 2019

Pubblicato in data 22 ottobre 2018 il Decreto che stabilisce la riduzione dei premi e dei contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per l’anno 2019.

Il Ministero del lavoro, di concerto con il Mef e sulla base della determinazione Inail n. 356/2018, fissano nella misura del 15,24% la riduzione degli importi sopra citati.

Metalmeccanica industria: costo orario medio del lavoro

Il decreto 91/2018 del Ministero del lavoro stabilisce il costo medio orario del lavoro per il personale dipendente delle imprese private appartenenti al comparto metalmeccanica industria che applicano il Contratto collettivo nazionale di lavoro stipulato in data 26 novembre 2016 e valido per il periodo 1° gennaio 2016 – 31 dicembre 2019, stipulato tra Federmeccanica, Assistal, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, distintamente per gli operai e per gli impiegati, con decorrenza dal mese di giugno 2018.

Scarica il DM 91/2018

Riduzione premi Inail per le imprese artigiane senza infortuni

Il Decreto emanato l’11 ottobre 2018 dal Ministero del lavoro di concerto con quello dell’economia delle finanze definisce la riduzione del premio assicurativo Inail relativo all’anno 2018, fissata nella misure del 7,09%.

La riduzione sarà applicabile alle imprese artigiane che nel biennio 2016-2017 non hanno avuto infortuni sul lavoro.

Leggi il Decreto 11.10.2018

Malattia durante il soggiorno all’estero – la guida Inps

L’Inps pubblica una guida per la corretta gestione degli eventi di malattia che si verificano durante un soggiorno all’estero del dipendente.

Ricordiamo che, anche in caso di soggiorno all’estero, in dipendente ha diritto all’indennità di malattia. Per ricevere tale prestazione, il dipendente è tenuto a fornire il certificato medico contente tutti i dati necessari – previsti dalla normativa italiana – per l’espletamento della procedura da parte del datore di lavoro.

La guida Inps contiene le informazioni necessarie ai lavoratori, suddividendo tra i casi di:

  • Malattia insorta in un paese estero appartenente all’Unione Europea;
  • Malattia insorta in un paese extra UE che abbia stipulato accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia;
  • Malattia insorta in un paese extra UE che non abbia stipulato accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia.

La guida, inoltre, contiene le indicazioni utili ai lavoratori che vogliono recarsi all’estero durante la malattia, al fine di non perdere il diritto alla tutela previdenziale.

Scarica la Guida sulla certificazione per malattia dei lavoratori che soggiornano temporaneamente all’estero

Dipendente assente per malattia e svolgimento di altra attività lavorativa: nuova sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sul caso del dipendente assente per malattia che svolge altra attività lavorativa durante l’evento morboso.

La Sentenza 21517/2018, inserendosi nel sentiero interpretativo percorso in molte delle sentenze passate, afferma che lo svolgimento di altra attività lavorativa durante l’assenza per malattia non pregiudica, di per sé, il recupero del lavoratore. Risulta necessario appurare l’effettivo pregiudizio dell’attività svolta.

Nel caso in cui non sia possibile riscontrare l’effettivo pregiudizio per il recupero della salute del dipendente, è illegittimo il suo licenziamento. Nel caso di specie, inoltre, è stata esclusa la detrazione dell’aliunde perceptum poiché il reddito riscosso è di capitale e la partecipazione azionaria esisteva anche antecedentemente al recesso.