Voucher: le disposizioni correttive

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, un Decreto contenente disposizioni integrative e correttive ai Decreti attuativi del Jobs Act.

Riassumiamo, di seguito, le novità introdotte con riferimento ai voucher per lavoro accessorio, in attesa di poter fornire notizie ed istruzioni più precise seguendo gli aggiornamenti sul tema, evidenziando che, ad oggi, la norma non è ancora in vigore.

I committenti imprenditori non agricoli o professionisti, che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio sono tenuti, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio, a comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro – mediante sms o posta elettronica – i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione.

Per i committenti imprenditori agricoli, nello stesso termine e con le stesse modalità sopraindicate, devono essere comunicati i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 7 giorni.

Il Ministro del lavoro ha dichiarato che “la misura che consente una piena tracciabilità dei voucher, conferma il nostro impegno a combattere ogni forma di illegalità e di precarietà nel mercato del lavoro e a colpire tutti i comportamenti che sfruttano il lavoro ed alterano una corretta concorrenza tra le imprese”.

Un’ulteriore novità è l’esclusione del settore agricolo dall’applicazione del limite imposto ai committenti imprenditori che possono avvalersi di prestazioni di lavoro accessorio per compensi non superiori a 2.000 € per ciascun committente.

Sempre su dichiarazione del Ministro Poletti, a seguito delle modifiche introdotte verrà predisposta una specifica attività ispettiva a riguardo. Il Ministro ha ricordato che “in caso di violazione degli obblighi di comunicazione, applicheremo la medesima sanzione prevista per il lavoro intermittente, da 400 a 2.400 euro per ciascun lavoratore per cui venga omessa la comunicazione”.