La Corte di Cassazione – nella sentenza n. 505/2019 – afferma che il tempo necessario ad indossare la divisa da lavoro, c.d. tempo tuta, rientra nell’orario di lavoro solo se è assoggettato al potere confermativo del datore di lavoro e cioè se tali indumenti devono essere indossati esclusivamente sul luogo di lavoro a seguito di specifica disciplina aziendale oppure per la natura implicita degli indumenti stessi o per la funzione che questi assolvono.
Nel caso di specie, la Cassazione legittima il comportamento del datore che lavoro che non retribuisce il tempo tuta perché non sussiste una prescrizione aziendale in tal senso, nè i lavoratori dovevano anticipare la loro presenza in azienda per prepararsi, ma anzi potevano svolgere tali attività direttamente presso la loro abitazione.