Sostegno per l’Inclusione Attiva

Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), definito dal Ministro Poletti un’anticipazione del reddito di inclusione (che dovrebbe vedere la luce nel 2017), vedrà estesa la sua sperimentazione sull’intero territorio nazionale a partire dal 2 settembre p.v.

Il sostegno – unendosi ad una serie di interventi previsti per contrastare il fenomeno della marginalità estrema e dei senza dimora, la povertà educativa, la povertà alimentare e la povertà dei disoccupati – pone le basi per un percorso di accompagnamento che abbia lo scopo di far uscire la persona o il nucleo familiare dalla situazione di emarginazione.

Come ricorda il Ministro Poletti, le risorse stanziate sono pari a 750 milioni di euro e dovrebbero essere sufficienti per coprire le necessità di tutte le famiglie in condizioni economiche di estremo disagio, tuttavia il Governo auspica il raddoppiamento delle risorse nel 2017 per raggiungere, insieme al reddito di inclusione, l’intera platea potenziale di un milione di minori in povertà assoluta.

La circolare Inps n. 133/2016 traccia il quadro di riferimento della misura di contrasto alla povertà – indicandone i benefici concessi – che ha l’obiettivo di aiutare le famiglie a riconquistare gradualmente l’autonomia economica.

La misura prevede l’erogazione di un sussidio alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili oppure donne in stato di gravidanza accertata.

Il sussidio è subordinato allo sviluppo di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit.

I cittadini interessati, sulla base dei requisiti elencati nella circolare, devono presentare la domanda direttamente al proprio Comune di appartenenza che la inoltrerà direttamente all’Inps. Quest’ultimo, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti, procede ad emanare la disposizione dei benefici economici, che verranno erogati dal gestore del servizio attraverso una carta precaricata.

Leggi la Circolare Inps 133/2016

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