Se il lavoratore copia dati riservati il licenziamento è legittimo

Il lavoratore che copia dati aziendali riservati viene meno al vincolo fiduciario sotteso al rapporto di lavoro, ponendo in essere i presupposti per un leggittimo licenziamento da parte del datore di lavoro. E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 25147/2017.

Perché il datore possa comminare il licenziamento al dipendente, non è necessario che quest’ultimo diffonda a terzi i dati copiati, ma è sufficiente la loro appropriazione. Inoltre, per considerare i dati come “riservati” non è necessario che questi siano protetti da password