E’ stato firmato il rinnovo del contratto tra Federlegno Arredo e Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil; di seguito le principali novità.
- Il nuovo contratto prevede un aumento pari a circa 70 euro per il livello medio e 50 per il livello base. L’erogazione è prevista in due tranches: la prima da settembre 2020 e la seconda da gennaio 2021.
- Le parti sociali hanno trovato un accordo anche sulla quota di contratti flessibili: le aziende potranno raggiungere il 45% dei contratti a tempo indeterminato in essere al 31 dicembre dell’anno precedente all’assunzione, scegliendo liberamente la quantità di contratti a termine e in somministrazione.
- La contrattazione ha prodotto anche risultati in materia di diritti dei lavoratori ponendo l’accento sulle donne vittime di violenza e sull’integrazione salariale del 30% a carico delle aziende per le lavoratrici in maternità facoltativa.
- Viene riconosciuto un aumento della maggiorazione per i lavoratori turnisti che non possono usufruire della pausa aggiuntiva di mezz’ora a quella per legge (10 minuti).
- Potenziato anche il sistema della sicurezza dei lavoratori in caso di pandemia: Rsu, Rls e responsabile delle aziende formeranno comitati paritetici in caso di Covid 19 o altre pandemie, definendo le misure di prevenzione in azienda.
- Al fine di incentivare la contrattazione di secondo livello, l’elemento di garanzia retributiva è stato aumentato a 25 euro al mese per le aziende che non sviluppano tale strumento.
- Potenziamento anche in materia di previdenza complementare: previsto un aumento a carico azienda di +0,20% (0,10% a gennaio 2021 e 0,10% gennaio 2022) dei contributi, oltre al riconoscimento di 100 euro di una tantum per tutti i lavoratori destinata al fondo Arco per promuoverne l’adesione.
In merito al rinnovo contrattuale le parti sociali dichiarano che è stata difesa la funzione salariale del contratto nazionale, confermando la doppia pista prevista dal passato rinnovo contrattuale che si intende integralmente confermato, con aumenti superiori all’inflazione che incideranno su tutti gli istituti contrattuali. L’accordo conferma la terza via per gli incrementi economici che prevede una quota fissa e poi una rivalutazione ogni gennaio su un montante salariale reale che comprende paga base, contingenza, edr e tre aumenti periodici di anzianità. Il contratto del legno arredo diventa così quello con l’aumento più alto nel manifatturiero tra quelli finora firmati.