Il datore di lavoro che accede alla mail o ai dati personali contenuti negli smartphone aziendali in uso ai dipendenti commette un comportamento illecito.
E’ quanto stabilito dal Garante Privacy in materia di controlli a distanza del personale.
Il datore di lavoro ha la facoltà di verificare che le prestazioni vengano eseguite secondo le procedure in atto presso l’azienda, ma nel fare ciò è tenuto a rispettare i limiti previsti dalla normativa che, nello specifico, vieta il controllo massivo, prolungato e indiscriminato dell’attività dei lavoratori.
Inoltre, è importante che tutti i lavoratori siano informati sia sulle modalità di utilizzo degli strumenti aziendali, sia sulle eventuali verifiche poste in essere dalla direzione aziendale.
Leggi il Provvedimento n. 547 del 22 dicembre 2016 del Garante Privacy