Periodo di comporto: il datore di lavoro deve considerare anche la gravità della patologia

È da considerarsi nullo il licenziamento irrogato a un lavoratore affetto da grave patologia degenerativa per superamento del periodo massimo di malattia.

La particolare condizione di handicap grave del lavoratore avrebbe dovuto impedire al datore di lavoro di applicare in maniera letterale la previsione del Ccnl sul periodo di comporto e di considerare l’adozione di accorgimenti ragionevoli che tenessero conto della natura irreversibile della malattia.

La Sentenza 168/2023 della Corte d’appello di Napoli evidenzia che la norma collettiva sul periodo di comporto è solo apparentemente neutra ma, in realtà, determina un’ingiustificata disparità di trattamento nell’ambito delle assenze per malattia, in cui è fondamentale operare dei correttivi rispetto ai lavoratori affetti da handicap.

A supporto della tesi si richiama l’articolo 2 del decreto legislativo 216/2003, secondo cui si verifica discriminazione indiretta quando una disposizione, un atto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona portatrice di handicap in una condizione di particolare svantaggio rispetto ad altri.

Ne consegue che:

  • il contratto collettivo, che disciplina in modo indifferenziato il superamento del periodo massimo di malattia, dà luogo a una discriminazione indiretta;
  • il licenziamento per superamento del periodo di comporto intimato al lavoratore disabile risulta, in tal caso, radicalmente nullo e comporta l’applicazione del regime di tutela reale forte (reintegrazione e versamento delle retribuzioni intermedie).

I Giudici osservano che era onere del datore prevedere quei ragionevoli accorgimenti che permettono di adattare le assenze per malattia del lavoratore disabile alla condizione di handicap degenerativo da cui era affetto. Piuttosto che disporre il licenziamento per superamento del comporto, il datore avrebbe dovuto intraprendere la via del licenziamento per sopravvenuta inidoneità, monitorando le condizioni del lavoratore periodicamente.