Legge di stabilità, novità per il 2015

Richiamiamo in breve alcune novità contenute nella legge di stabilità. Per ulteriori chiarimenti o approfondimenti si rimanda a successive comunicazioni.

1. Bonus 80 euro

Dal 2015 viene reso strutturale il bonus 80 euro, introdotto nel corso del 2014. Il valore sarà di € 960,00 su base annua. Rimangono invariate tutte le regole già vigenti relative ai soggetti incapienti.

I limiti di reddito restano quelli già in vigore. Pertanto, fino a 24.000 € di reddito complessivo il credito d’imposta sarà pieno, tra i 24.001 ed i 26.000 € l’importo verrà riproporzionato ed oltre i 26.000 e il credito non spetta. Tale credito verrà riconosciuto ai soggetti percettori di reddito da lavoro dipendente o assimilato.

Si evidenzia che i limiti di reddito sono relativi al reddito complessivo e non solo al reddito da lavoro dipendente. Per ulteriori chiarimenti si rimanda alla circolare n. 34 presente sul nostro sito.

2. Buoni pasto elettronici

Dal 1° luglio 2015 l’importo di esenzione per i buoni pasto elettronici è elevato a 7,00 €. Si evidenzia che tale modifica vale solo per i buoni pasto elettronici e non anche per quelli cartacei.

3. Tfr in busta paga

Viene introdotta, in via sperimentale per 40 mesi, la possibilità per i lavoratori di richiedere l’erogazione in busta paga del Tfr maturato mensilmente. Tale opzione sarà attivabile a discrezione del lavoratore il quale, però, una volta optato per l’erogazione non potrà modificare la propria scelta fino alla fine del periodo sperimentale. I periodi di paga sono quelli compresi tra il 01.03.2015 ed il 30.06.2018.

Sono interessati tutti i lavoratori dipendenti del settore privato ad esclusione dei lavoratori domestici e del settore agricolo. Il lavoratore, per poter opzionale l’erogazione mensile del Tfr, deve essere in forza da almeno sei mesi.

L’importo del Tfr erogato mensilmente sarà assoggettato a tassazione ordinaria ma non a contribuzione previdenziale.

Per compensare le maggiori uscite finanziarie delle aziende sono previste alcune misure compensative. Nello specifico quella di maggiore impatto sarà la possibilità di richiedere specifici finanziamenti presso gli istituti di credito, assistiti da apposita garanzia rilasciata dal fondo di garanzia Inps per l’accesso ai finanziamenti e dallo Stato.