L’Inl pubblica una nota contenente alcuni chiarimenti sulle comunicazioni preventive per i lavoratori a chiamata, con particolare riferimento all’invio del modulo UNI_Intermittenti tramite email.
Il documento conferma che il modulo può essere inviato tramite posta elettronica (non necessariamente da un indirizzo pec) con le seguenti modalità:
- Applicazione desktop per e-mail: il sistema genera in automatico una e-mail con destinatario ed oggetto precompilati avente in allegato il modello convertito in formato .xml
- E-mail internet: utilizzando account e-mail (Gmail, Yahoo, Libero ecc.) si procederà al salvataggio del modello in formato .xml che dovrà essere allegato per l’invio al citato indirizzo PEC intermittenti@pec.lavoro.gov.it”. In quest’ultimo caso, il Manuale utenti specifica che è consentito effettuare l’invio via mail del modulo utilizzando la funzionalità “Allega a e-mail” di Adobe Reader©.
Successivamente la nota riporta che ci sono alcune comunicazioni che risultano correttamente spedite ma che non riescono ad essere acquisite dal sistema. Nello specifico si tratta dei casi in cui viene inviata una mail con più modelli UNI_Intermittenti allegati. Pertanto, è opportuno che venga inviata una mail per ciascun file (xml o pdf) generato.
Inoltre, l’Ispettorato ricorda che utilizzando la funzionalità Allega a e-mail di Adobe Reader© per ogni singolo modello è possibile comunicare fino ad un massimo di dieci lavoratori coinvolti, anche per periodi di chiamata di lavoro intermittente diversi. A riguardo, l’Inl evidenzia agli Uffici la criticità perché ne tengano conto in sede di contestazione di illecito anche contattando la D.G. sistemi informativi che gestisce il sistema per ottenere la conferma dell’effettività della comunicazione ove la stessa sia stata segnalata dal datore di lavoro come regolarmente effettuata nelle modalità sopra descritte.