L’Osservatorio sul precariato Inps diffonde i dati relativi ai contratti di occupazione stabile: nei primi tre mesi dell’anno 2016 sono calati del 12,9% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il rallentamento riguarda principalmente i contratti a tempo indeterminato, confermando la tesi secondo cui la riduzione degli sconti sui contributi pagati dalle imprese abbia portato a un rallentamento del mercato del lavoro.
Consultando i dati dell’Osservatorio Inps relativi ai contratti a tempo determinato, nel periodo di riferimento, si registrano 814.000 assunzioni, una dimensione del tutto analoga a quella degli anni precedenti (-1,7% sul 2015 e -1,1% sul 2014).
Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state circa 50mila: un dato stabile rispetto al 2015, che consente di registrare un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a + 241.000, inferiore a quello del corrispondente trimestre del 2015 (+326.000). Tale differenza è totalmente attribuibile alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato.
Il rapporto, in seguito, analizza la composizione dei nuovi rapporti di lavoro con riferimento alla retribuzione mensile: nel primo trimestre 2016 si registra una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015. Anche in questo caso, per i contratti a termine si evidenzia un leggero slittamento verso retribuzioni maggiori, con una riduzione della quota di quelle inferiori a 1.500 euro.
Da ultimo riportiamo la variazione aumentativa del numero di buoni lavoro: nei primi tre mesi del 2016 sono stati venduti 31,5 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al corrispondente periodo di riferimento nell’anno passato, pari al +45,6%.