Il no del Consiglio di Stato agli appalti in luogo della somministrazione

La sentenza 1571/18 del Consiglio di Stato ha giudicato non genuino un appalto di servizi dietro cui si celava una vera e propria somministrazione di manodopera; attività riservata alle agenzie di somministrazione regolarmente iscritte nell’apposito albo ministeriale.

Riprendendo la giurisprudenza di Cassazione, la sentenza elenca gli indici che evidenziano un appalto non genuino:

a) la richiesta da parte del committente di un certo numero di ore di lavoro;

b) l’inserimento stabile del personale dell’appaltatore nel ciclo produttivo del committente;

c) l’identità dell’attività svolta dal personale dell’appaltatore rispetto a quella svolta dai dipendenti del committente;

d) la proprietà in capo al committente delle attrezzature necessarie per l’espletamento delle attività;

e) l’organizzazione da parte del committente dell’attività dei dipendenti dell’appaltatore.