I chiarimenti dell’Inl sui nuovi mezzi di pagamento delle retribuzioni

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene – con la nota protocollo 5828/2018 – sui nuovi metodi tracciabili da utilizzare per il pagamento delle retribuzioni, in vigore dal 1° luglio 2018.

Il documento si focalizza sui seguenti aspetti.

Modalità di calcolo della sanzione.

La norma prevede che la sanzione amministrativa pecuniaria consiste nel pagamento di una somma che va da 1.000 a 5.000 euro.

A parere dell’Inl – esaminato e interpretato il dato contenuto della norma – la determinazione dell’importo applicabile prescinde dal numero di lavoratori interessati dalla violazione, ma debba essere invece rapportato al numero di mensilità in cui la violazione viene messa in atto.

Ad esempio, se la violazione si protrae per 3 mesi, l’importo determinato in fase di accertamento dovrà essere moltiplicato per 3.

I mezzi di pagamento ammessi.

L’ispettorato interviene indicando altri metodi di pagamento c.d. tracciabili non espressamente indicati dalla norma di legge:

  • Il versamento degli importi dovuti effettuato su carta di credito prepagata intestata al lavoratore, anche laddove la carta non sia collegata ad un IBAN. In questo secondo caso il datore di lavoro è tenuto a conservare le ricevute di versamento anche ai fini della loro esibizione agli organi di vigilanza.
  • Con esclusivo riferimento ai soci lavoratori di cooperativa che siano anche “prestatori di lavoro”, è consentito il pagamento delle retribuzioni tramite versamenti sul “libretto del prestito”, aperto presso la medesima cooperativa, rispettando alcune specifiche condizioni (la modalità di pagamento sia stata richiesta per iscritto dal socio lavoratore “prestatore” e il versamento venga documentato nella “lista pagamenti sul libretto” a cura dell’Ufficio paghe e sia attestato dall’Ufficio prestito sociale che verifica l’effettivo accreditamento il giorno successivo alla sua effettuazione).

Leggi la Nota Protocollo 5828/2018