Con circolare n° 59/08 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i pacchi regalo natalizi hanno la natura di fringe benefit e pertanto devono essere imputati a reddito per il lavoratore dipendente o assimilato allo stesso. Questo ovviamente tenendo conto della franchigia di € 258,23 che il Tuir riconosce in capo al lavoratore per questo tipo di erogazioni.
Quindi l’azienda che distribuisce un pacco natalizio al lavoratore deve far transitare sul libro unico del lavoro il fringe benefit in modo da essere regolare con la registrazione sullo stesso di tutte le dazioni (anche in natura) al lavoratore. Dal canto suo il lavoratore, se non ha altri fringe benefit (vedi auto aziendale, ecc), vedrà transitare tale somma sulla busta paga senza avere un aumento di imposte in sede di conguaglio, potendo scontare il plafond di € 258,23.
Si sottolinea come questa interpretazione lasci perplessi i più, visto lo snaturarsi del concetto di pacco regalo natalizio. D’altro canto ci si pone il problema delle sanzioni che deriverebbero dall’errata compilazione del libro unico del lavoro da parte delle aziende. Accostandosi alla circolare dell’agenzia delle Entrate si trova un giusto mezzo in quanto il libro unico del lavoro sarà correttamente compilato e il lavoratore non avrà in generale nessun aumento di imposte.