L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Provvedimento 54730/2020 che contiene il modello di certificazione dei requisiti necessari per non ricadere negli adempimenti previsti per le ritenute in caso di appalti.
Ricordiamo che i requisiti per richiedere la certificazione sono i seguenti:
- Essere in attività da almeno tre anni;
- Essere in regola con gli obblighi dichiarativi;
- Aver eseguito nel corso dei periodi di imposta cui fanno riferimento le dichiarazioni dei redditi dell’ultimo triennio, versamenti complessivi registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni stesse;
- Non avere iscrizioni a ruolo, accertamenti esecutivi né avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossioni che riguardino imposte sui redditi, Irap, ritenute e contributi previdenziali per importi superiori a 50.000 euro, per cui siano scaduti i termini di pagamento e siano ancora dovuti i pagamenti o non siano in essere provvedimenti di sospensione. Tale disposizione non riguarda eventuali importi oggetto di rateazione non ancora decadute.
Con riferimento all’ultimo requisito viene confermato che devono essere considerati gli accertamenti esecutivi, gli avvisi di addebito e le iscrizioni a ruolo per importi superiori a 50.000 euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non siano in essere provvedimenti di sospensione, mentre rimangono esclusi interessi, sanzioni e oneri diversi.
La richiesta del certificato può essere effettuata presso ogni ufficio territoriale della Direzione provinciale competente sulla base al domicilio fiscale dell’imprese, mentre per i grandi contribuenti è necessario rivolgersi alla Direzione regionale.
Il certificato verrà messo a disposizione a partire dal terzo giorno lavorativo di ogni mese, verrà aggiornato automaticamente e potrà essere ritirato dall’impresa o da un suo delegato.
La validità del certificato è di quattro mesi dalla data del rilascio.
Nel caso in cui l’impresa risconti degli errori o dati non presi in considerazione, potrà effettuare una segnalazione all’ufficio stesso che ha emesso il certificato. L’agenzia delle Entrate verificherà i dati e, nel caso in cui si renda necessario, procederà ad emettere un nuovo certificato.
Leggi la circolare n. 54 dello Studio Nicco;
Leggi il Provvedimento AE 54730/2020;
Scarica il Certificato di sussistenza dei requisiti (Allegato A);