Durc: excursus tra i chiarimenti ministeriali

Riportiamo, di seguito, le risoluzioni degli interpelli ministeriali pubblicati negli anni e relativi a Documento Unico di Regolarità Contributiva.

  • L’accertata violazione della normativa riguardante i riposi dei dipendenti provoca una sospensione dell’emissione del Durc per 3 mesi. La sospensione sale a 24 mesi in caso di accertata violazione della normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il termine di decorrenza è da calcolarsi a partire dall’ordinanza ingiunzione non impugnata.
  • La procedura di prescrizione obbligatoria attraverso cui vengono estinte le violazioni, consente all’azienda di continuare a beneficiare dell’emissione regolare del documento.
  • Nella società di capitali, la procedura di rilascio non prevede la verifica di regolarità circa le posizioni contributive dei singoli soci.
  • In caso di concordato preventivo, il Durc è rilasciato regolarmente se il piano –  omologato dal Tribunale – prevede l’integrale assolvimento dei debiti previdenziali e assistenziali contratti prima dell’attivazione della procedura concorsuale.
  • In caso di Associazione Temporanea di Impresa, all’atto dell’affidamento dei lavori si verificano le posizioni delle imprese riunite nell’associazione; al momento del pagamento per avanzamento lavori, invece, il solo soggetto interessato alla verifica è l’impresa a cui viene effettuato il pagamento ed eventuali imprese subappaltatrici.
  • L’azienda che applica un Contratto Collettivo e che non abbia stipulato o aderito ad un accordo collettivo territoriale non deve considerarsi obbligata ad applicare previsioni di secondo livello. Se il Ccnl prevede specifici rinvii al territoriale per la quantificazione delle retribuzioni, il datore di lavoro e obbligato ad attenervisi.