Cassazione: come si prova il licenziamento orale

Con la Sentenza n. 3822 del 2019 la Corte di Cassazione si esprime sulla prova del licenziamento orale, anche al fine di scongiurare future incertezze applicative.

Nel caso di specie il lavoratore ricorreva contro il licenziamento intimato in forma orale; il datore di lavoro argomentava che tale licenziamento non avesse mai avuto luogo e che, piuttosto, il lavoratore era da considerarsi dimissionario.

Innanzitutto i Giudici ricordano che è onere di chi deduce l’estinzione del rapporto di lavoro dimostrare la sussistenza di un fatto idoneo alla sua risoluzione.

Nel prosieguo, si ribadisce che, in caso di onere probatorio in capo al lavoratore circa il suo licenziamento avvenuto in forma orale, è una deduzione troppo semplicistica far coincidere quest’ultimo con la cessazione della prestazione. Sarà, invece, necessario che il licenziamento si fondi su un atto posto in essere dal datore di lavoro in modo consapevole ed è importante che i Giudici conducano un esame approfondito in merito.