Il 30 giugno 2024 termina l’autorizzazione all’esonero contributivo previsto per i datori di lavoro delle regioni del Mezzogiorno identificate dall’articolo 27, comma 1, del Dl 104/2020 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
La misura , introdotta dall’articolo 1, comma 161, della legge 178/2020, che ne aveva stabilito durata ed entità fino al 2029, è pari al:
- 30% fino al 31 dicembre 2025;
- 20% per il biennio 2026 e 2027;
- 10% per il biennio 2028 e 2029.
L’effettiva applicazione è sempre stata oggetto della preventiva approvazione della Ue; in relazione l’Inps (Messaggio 4695/2023) aveva affermato che per quanto concerne l’esonero contributivo in oggetto riferito al periodo dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2029, le relative istruzioni saranno fornite all’esito del procedimento di
autorizzazione ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato.
In conseguenza di ciò, sembrava possibile l’utilizzo del beneficio anche successivamente alla data del 30 giugno 2024; questo, anche in considerazione del fatto che l’ultima proroga è stata concessa ritenendo che le misure di sostegno nazionali potessero aiutare effettivamente le imprese colpite dalle gravi perturbazioni dell’economia causate dall’aggressione Russa all’Ucraina, dalle sanzioni imposte dall’Unione europea o dai suoi partner internazionali, nonché dalle contromisure economiche adottate finora dalla Russia, preservando i livelli di occupazione, e tali criticità non risultano, ad oggi, superate.
Tuttavia, è stato dichiarato che non ci sarà alcuna proroga del regime straordinario c.d temporary crisis and transition framework e, pertanto, della decontribuzione Sud.
Per completezza, ricordiamo che DL 60/2024 ha aggiunto tra gli incentivi il “bonus Zes”, ovvero lo sgravio contributivo riguardante le assunzioni effettuate nelle medesime regioni interessate dalla decontribuzione Sud, ma riferito a una platea piuttosto ristretta di lavoratori e aziende e, cioè, le sole assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo 1° settembre 2024–31 dicembre 2025 di soggetti over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, ed esclusivamente da aziende che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione.