Contratti a termine: prorogata la scadenza per le proroghe oltre 12 mesi in assenza di previsione del Ccnl

Il decreto legge Milleproroghe (202/2024) proroga al 31 dicembre 2025 la scadenza entro la quale i datori di lavoro privati, in mancanza di apposita disciplina dei contratti collettivi, possono continuare a fare ricorso ai rapporti a termine di durata superiore a dodici mesi indicando nel contratto individuale di lavoro le specifiche ragioni aziendali che giustificano la prosecuzione a termine.

La norma attualmente in vigore prevede che, fermo il ricorso al contratto a termine libero di durata non superiore a 12 mesi, è possibile stipulare contratti di durata superiore (nel limite massimo di 24 mesi) oltre che per esigenze sostitutive di altri lavoratori, in presenza delle causali previste dai contratti collettivi, sia quelli nazionali che quelli di secondo livello territoriali e aziendali.

La norma prevede che, in assenza di disciplina contrattuale collettiva, le parti del rapporto individuale di lavoro possano prevedere una durata del contratto a termine superiore a 12 mesi per «esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva». Tale facoltà era limitata al 31 dicembre 2024 ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 dal citato decreto Milleproroghe.

In attesa dell’adeguamento della contrattazione collettiva, la proroga a fine 2025 consente ai datori di lavoro di poter continuare ad usare il contratto a termine fino ad esaurimento dei 24 mesi di legge, anche per i rapporti a termine in corso.