Nella risposta n. 144/E del 3 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate si pronuncia circa la possibilità di erogare – sottoforma di welfare – il rimborso delle spese per attività sportive svolte dai figli dei dipendenti all’interno di circoli sportivi e palestre o anche all’interno di istituti scolastici e se tale erogazione possa rientrare nell’ambito applicativo delle iniziative di welfare aziendale escluse da imposizione fiscale dal TUIR a titolo di prestazione di educazione e istruzione.
Con riguardo ai rimborsi delle spese sostenute per l’attività sportiva praticata dai familiari di cui all’articolo 12 del Tuir, l’Amministrazione Finanziaria ha chiarito in precedenza che gli stessi non rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 51, comma 2, lettera f-bis), del Tuir in quanto tale disposizione riguarda esclusivamente i servizi di educazione e istruzione resi nell’ambito scolastico e formativo, compresi i relativi ”servizi integrativi”.
Pertanto, le spese per l’attività sportiva praticata dai familiari, possono rientrare tra le deroghe previste dal Tuir solo se svolte nell’ambito di ”iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica”.
Nella caso in esame, la Società ha dichiarato che «intende rimborsare le spese per attività sportive svolte dai figli dei dipendenti all’interno di circoli sportivi e palestre o anche all’interno di istituti scolastici ma il soggetto erogatore del servizio sarebbe sempre l’associazione sportiva che eroga corsi annuali (es. corso di tennis bisettimanale)».
In tale ipotesi, dunque, l’attività sportiva non risulta essere svolta nell’ambito di ”iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica” e, pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, le somme rimborsate dal datore di lavoro devono essere assoggettate a tassazione ai sensi dell’articolo 51, comma 1, del Tuir.