Rinviato il debutto dell’assegno unico universale, che dovrebbe trovare la piena applicazione dal 2022.
Tuttavia, è stato ipotizzato che da luglio 2021 la misura possa essere applicata nei confronti dei soggetti che – attualmente – non possono beneficiare degli Assegni al nucleo familiare, ovvero lavoratori autonomi e disoccupati. Per gli altri lavoratori potrebbe essere, invece, un aumento degli importi Anf attualmente percepiti.
La fase transitoria dovrebbe servire a porre le fondamenta per l’avvio definitivo della misura, ad oggi fissata per il 2022. Perchè ciò possa concretizzarsi, devono essere approvati i decreti delegati attuativi della legge 1° aprile 2021, n. 46 e in combinato disposto con la preannunciata riforma dell’Irpef.
Per quanto riguarda i requisiti cui devono essere in possesso lavoratori autonomi e disoccupati per poter richiedere l’assegno unico, si può supporre che siano i medesimi individuati per l’accesso alla misura:
- Essere cittadini italiani o cittadini comunitari, o familiari con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca, di durata almeno annuale;
- Essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Essere residenti e domiciliati in Italia ovvero essere stato (o essere) residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata almeno biennale.